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Michel Platini, un’assoluzione che merita rilevanza

Dieci anni di sofferenza, accuse e becera ironia da parte di alcuni addetti ai lavori che hanno come da consuetudine “marciato” sul dualismo tra “Le Roi” e la Juventus per accusare entrambi. Michel Platini è stato assolto dalle accuse e non possiamo che esserne felici. “So che era una storia per impedirmi di diventare presidente della Fifa”, il commento dell’ex numero dieci bianconero, che ha aggiunto di sentirsi “troppo vecchio per cercare nuove responsabilità”, e conseguentemente per candidarsi. Il procedimento, durato dieci anni e costellato di implicazioni politiche, era nato dall’accusa secondo cui lui e Blatter avrebbero ottenuto illegalmente, a danno della Fifa, un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro), “a favore di Michel Platini”. Difesa e accusa concordavano su un punto: il tre volte vincitore del Pallone d’Oro fosse stato effettivamente un consulente di Sepp Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato del dirigente svizzero come presidente Fifa, e i due avevano firmato un contratto nel 1999, concordando uno stipendio annuo di 300.000 franchi svizzeri per Platini, interamente versato dalla Fifa. Ora finalmente arriva la luce in fondo al tunnel, e ovviamente gli accusatori mediatici che tanto godevano nell’abbinare Platini e la Juventus dietro alle sbarre ora non si scusano affatto. Come giornalisti ora residenti all’estero che postavano immagini di Platini dietro alle sbarre in maglia bianconera e ora stanno in silenzio. Noi, come Fondazione, non possiamo che supportare Michel, dispiaciuti per una carriera stroncata all’apice e consapevoli che la Juve sarà sempre casa sua.

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