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Addio a Salvatore Giglio, l’artista che immortalò Michel

“Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo, quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa”. Salvatore Giglio ha avuto lo straordinario merito di firmare con la sua macchina fotografica ciò che nessuno è riuscito a fare: immortalare Michel Platini in una delle pose più iconiche della storia dello sport. Il suo essere mancino, il suo incredibile colpo d’occhio, hanno fatto il resto. Siamo ora costretti a dirgli addio: ci lascia dopo una lunga malattia un artista straordinario, per più di due decenni fotografato ufficiale bianconero. Giglio ha raccontato le vittorie della Vecchia Signora e dei suoi campioni. Palermitano, è entrato nella storia per diversi motivi: è l’unico italiano ad essere stato inserito nella squadra dei 14 ‘Uefa World’s Best Soccer Photographers’ e nel 1998 ha stabilito il record di mille gare ufficiali al seguito della squadra. La storica immagine di Michel Platini sdraiato a terra per protesta dopo che l’arbitro gli aveva annullato un gol meraviglioso a Tokyo nella finale della Coppa Intercontinentale del 1985 resterà la sua firma indelebile nella storia del calcio. Un’immagine che non invecchierà mai e lo manterrà vivo per sempre nei cuori dei tifosi.

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